Denaro contante
Uno dei dubbi più frequenti è se si possono prelevare contanti in banca per una cifra pari o superiore a mille euro. Non esiste alcun limite al prelievo in contanti dal proprio conto corrente in quanto a essere vietato è il trasferimento in contanti oltre il limite di 999,99 euro tra privati cittadini senza l’intervento di un intermediario finanziario.
Il prelievo in contanti oltre soglia dal conto corrente, quindi, non configura una violazione.
L’unico problema – ma del tutto eventuale e che non riguarda la maggior parte dei soggetti – si potrebbe verificare se questo tipo di operazioni fossero ripetute oltre i limiti della normalità: a quel punto l’intermediario finanziario potrebbe segnalarle all’Uif (Unità di informazione finanziaria) in presenza di un fondato sospetto che si realizzi o si è realizzata un’ipotesi di riciclaggio. ….
I bollettini postali possono essere pagati in contanti per un importo pari o superiore a mille euro. In questo caso, infatti, i pagamenti avvengono attraverso un intermediario, Poste italiane, e quindi sono tracciati. di Giovanni Parente e Benedetto Santacroce ….
Attenzione perché la soglia sul contante può scattare anche ai trasferimenti di denaro che avvengono in famiglia. Per esempio, un genitore non può dare a un figlio una somma in contanti oltre soglia per pagare poi un corso all’estero. Il trasferimento configura, infatti, comunque una violazione del divieto. Il padre dovrà mettere a disposizione del figlio la somma attraverso uno strumento tracciato (bonifico, assegno non trasferibile, ricarica di carta di credito prepagato) o comunque attraverso un intermediario abilitato. ….
Nessun problema se nello stesso giorno vengono effettuati più acquisti dallo stesso supermercato. Si può pagare in contanti anche se l’importo complessivo delle operazioni in più tranche è pari o superiore a mille euro. L’unica condizione, naturalmente, che l’importo di ogni singolo pagamento non deve essere uguale o superiore a mille euro. di Giovanni Parente e Benedetto Santacroce
Che cosa succede se un consumatore deve acquistare un oggetto che costa, per esempio, 1.500 euro? Sicuramente può pagare in contanti fino a 999,99 euro. Per la parte restante, invece, dovrebbe usare uno strumento di pagamento tracciabile: bonifico, carta di credito o bancomat o assegno.
Può capitare che gli sposi utilizzino il denaro in contante ricevuto come regalo dagli invitati per saldare il conto del pranzo di nozze. In questo caso, però, visto che l’importo complessivo sarà ben oltre i mille euro, dovranno utilizzare strumenti tracciabili, come un bonifico o un assegno con clausola di non trasferibilità. L’eventuale emissione di tante ricevute per gruppi di invitati, e per importi sotto soglia dei mille euro, è a rischio perché potrebbe essere contestato al ristoratore di avere eluso il divieto di ricevere pagamenti in contanti e in questo caso non si configura una pluralità di committenti.
Diverso dal caso del pranzo di nozze è la cena o il pranzo tra una comitiva amici. Che cosa succede se il conto complessivo supera i 999,99 euro? L’ipotesi della cena tra amici configura una pluralità di committenti. Il pagamento in contanti da parte di ogni singolo commensale potrebbe essere possibile se il ristoratore emette tante ricevute quanti sono i pagatori che utilizzano il contante sotto la soglia.
Come comportarsi con il contratto di locazione? Il pagamento del canone fa i conti con la soglia per l’utilizzo del contante. Per esempio, ipotizziamo che il contratto di locazione prevede un corrispettivo di 11mila euro annui. In questo caso, l’inquilino può pagare mensilmente in contanti in quanto l’importo mensile è inferiore alla soglia massima di mille euro. Se, invece, il canone fosse stato di 12mila euro, l’importo mensile da pagare sarebbe stato di mille euro e questo avrebbe reso necessario un versamento in tutto o in parte attraverso uno strumento tracciabile
Che cosa succede se lo stipendio alla colf è superiore a 999,99 euro? Si può pagare la colf per importi oltre soglia, con strumenti tracciabili, per esempio con un assegno non trasferibile. La beneficiaria dell’assegno potrà recarsi presso un istituto bancario e ottenere il cambio in contanti dell’assegno.
di Giovanni Parente e Benedetto Santacroce – Il Sole 24 Ore – leggi su http://24o.it/123hAw